Temi Specifici

Paolo Rinaldi, socio dello Studio Rinaldi e Associati - Studio ACB Member di Modena, nell'ambito del tema della crisi di impresa, in questo articolo pubblicato nella sezione Norme e Tributi del Quotidiano Il Sole 24 Ore del 10 febbraio, analizza l’articolo 56 del Dl 18/2020, secondo comma, lettera a) che dispone «per le aperture di credito a revoca e per i prestiti accordati a fronte di anticipi su crediti esistenti alla data del 29 febbraio 2020 o, se superiori, a quella di pubblicazione del presente decreto, gli importi accordati, sia per la parte utilizzata sia per quella non ancora utilizzata, non possono essere revocati in tutto o in parte fino al 30 settembre 2020». La disposizione si applica alle imprese che autocertifichino di aver subito in via temporanea carenze di liquidità quale conseguenza diretta dell’epidemia e le cui esposizioni debitorie non siano, al 17 marzo 2020, classificate come esposizioni creditizie deteriorate ai sensi della disciplina applicabile agli intermediari creditizi.